09 GIU 2025

8 GIUGNO 2025 - GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI

Messaggio di Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell'UNESCO

Poco più di venti anni fa, nel dicembre del 2004, nell’Oceano Indiano si scatenò uno tsunami estremamente violento, che distrusse tutto ciò che incontrò al suo passaggio, provocando la morte di più di duecentomila persone e lo sfollamento di innumerevoli altre. Non fu solo una tragedia umana d’immensa portata, ma anche un crudo promemoria dell’immenso, e spesso imprevedibile, potere dell’oceano e della vulnerabilità che caratterizza i milioni di persone che vivono sulle sue rive.

Due decenni dopo, il ricordo di quel giorno continua a plasmare la consapevolezza e l’azione globale. Da allora, l’UNESCO ha assunto un ruolo guida nella coordinazione di sforzi internazionali per comprendere meglio i rischi legati agli oceani, migliorare la preparazione agli tsunami, dispiegare sistemi avanzati di allerta rapida, e rafforzare la resilienza delle comunità costiere. L’oceano, come fonte di vita, rischi e opportunità, richiede la nostra costante attenzione e responsabilità condivisa.

Per questo motivo, in occasione di questa Giornata Mondiale degli Oceani, l’UNESCO ribadisce la necessità urgente di un’azione congiunta per salvaguardare il nostro oceano e supportare le comunità che sostenta, uno sforzo che è anche al centro della terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, la quale in questo mese riunirà la comunità oceanica globale a Nizza, in Francia.

Quest’anno è particolarmente significativo, dato che segna la metà del Decennio delle Scienze Oceaniche per lo Sviluppo Sostenibile, che l’UNESCO è orgogliosa di guidare con la sua commissione oceanografica intergovernativa. Dal lancio del Decennio nel 2021, sono state implementate oltre 700 iniziative scientifiche innovative a livello globale, passi importanti verso la creazione dell’oceano di cui abbiamo bisogno per il futuro che vogliamo.

Come parte di questo sforzo globale, l’UNESCO sta promuovendo un approccio completo incentrato su tre priorità: ampliare le conoscenze, migliorare le protezioni, e potenziare le comunità locali.

Per approfondire la nostra comprensione collettiva, l’UNESCO sta guidando il progresso nella scienza oceanica. Dal 2017, abbiamo quadruplicato la copertura della mappatura globale del fondale marino e abbiamo arricchito le nostre conoscenze sulla vita marina, catalogando, ad oggi, oltre 185.000 specie nel nostro Ocean Biodiversity Information System.

Allo stesso tempo, stiamo investendo nell’alfabetizzazione oceanica, in particolare attraverso il nuovo Centro Letterario sull’Oceano SEA BEYOND a Venezia, in Italia. Stiamo anche promuovendo l’inclusione linguistica e culturale attraverso la traduzione di una guida didattica sull’oceano in Swahili, una lingua parlata da oltre 200 milioni di persone in Burundi, nella Repubblica Democratica del Congo, nelle Comore, in Kenya, in Ruanda, in Tanzania, nella Somalia, nel Sudan del Sud e in Uganda.

Tuttavia, la conoscenza da sola non è sufficiente, per questo la nostra Organizzazione sta anche mettendo in pratica questa conoscenza per proteggere gli oceani. Stiamo conservando la biodiversità nelle nostre 250 riserve di biosfera insulari e costiere in 82 paesi, nonché nei 50 siti marini iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale. Anche se queste aree costituiscono meno dell’1% della superficie dell’oceano, proteggono più di un terzo delle specie marine a rischio in tutto il mondo, il 21% degli ecosistemi del carbonio blu, e almeno il 15% delle barriere coralline nel mondo.

Infine, l’UNESCO sta sostenendo le comunità che si trovano in prima linea per quanto riguarda i rischi legati al clima. Attraverso iniziative come il Programma Globale per la Rivelazione Rapida degli Tsunami, abbiamo aiutato 100 comunità in 31 paesi ad aumentare la loro preparazione e la loro resilienza a fronte alle crescenti minacce.

In occasione di questa Giornata Mondiale degli Oceani, riaffermiamo il nostro impegno per la scienza, la conservazione e la cooperazione per gli oceani. Rinnoviamo il nostro rapporto con l’oceano, consapevoli sia della sua generosità sia della sua fragilità. E ricordiamo, nelle parole dello storico francese Jules Michelet, che “su tutta la superficie del nostro pianeta, l’acqua è la generalità, mentre la terra è l’eccezione”.

Traduzione a cura di Emma Schirru

Club per l'UNESCO di Torino

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